L’avversario di Emmanuel Carrère

 

Sono qui alle 00:40 di venerdì ho finito con grande fatica le ultime trenta pagine dell’Avversario, uno dei libri cult di Emmanuel Carrère.

Il libro è interessante, scorrevole, senza intorta-menti, è soprattutto senza finti colpi di scena o altri effetti da scrittore non professionista. Ma delle volte anche libri con una scrittura fluida, perdono di mordente nella parte finale, in particolar modo alla chiusura. A mio modesto parere mi è risultata lenta e ricca di dettagli che non aggiungono nulla alla storia.

Mio caro Bloggi… Questa notte scriverò di miseria umana, (come se non ne parlo a sufficienza ciclicamente su questi fogli).

Il Libro è biografia e racconta la storia di un uomo dall’aspetto mite ma un segreto inconfessabile: tanto inconfessabile che il 9 gennaio del 1993 Jean-Claude Romand sterminerà la sua famiglia. (Con un nome così anche io sarei andata in giro a pisciare nei vasi di geranio).

Mi sono confrontata con la mia mentore che citerò tra le parentesi (.   Ologamm7       ) perché: oltre ad essere la mia correttrice di fogli elettronici è anche la teacher in questa nuova esperienza da lettrice e commentatrice di libri.

Lei il libro l’ha letto un po’ prima di me, io avevo ancora l’ultimo tomo di Zafòn da leggere che non ho commentato. Posso solo dire che, è stato un viaggio lungo e affascinate. Esperienza che consiglierei a tutti a prescindere.

In questo libro oltre che la miseria umana palpabile c’è anche il garbo e l’eleganza dello scrittore di narrare in maniera asciutta e onesta, i motivi di un gesto così innaturale e folle.

Parla di un uomo che, nonostante fosse visto e percepito come un colto uomo mite, dalla carriera lavorativa non indifferente, Padre di famiglia e marito amorevole. Uomo sorridente e altruista.

Tutte bugie!

Questo libro ci racconta come la miseria dell’animo umano possa emergere in situazioni di stress, impossessarsi sella nostra vita e delle conseguenze del non riconoscere i malumori dell’io profondo, creando una scissione tra il chi sei e il cosa saresti voluto essere. Una lacerazione talmente profonda da mandare in frantumi come uno specchio psiche ed anima.

Essendo abituata alla misera della vita il libro non ha suscitato in me emozioni forti, solo un commento<bisogna essere fortunati nel non incappare in soggetti così>

Ecco le bugie a fin di bene non esistono, si possono omettere per scelta parti di una verità scomoda per non ferire o non sentirsi giudicati.

Ma vivere in un mondo di bugia costante, senza dire mai un“ Basta sono stanco” presuppone che alla basi ci possa esserci una personalità narcisistica.

PS: impariamo ad accettare i nostri limiti e impariamo ad amarci come le creature imperfette che siamo.

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Pubblicato da Il_diario_di_una_Cri

Diario Autobiografico, tra il ridicolo e il paradosso “LaStronzaOmofoba” racconta la sua vita. Tra attacchi di ira, sconforto e qualche bella notizia. L’utilizzo di questo Blog come se fosse un vero e proprio diario. Sperando di far sorridere, riflettere e emozionarvi. PS: Chiedo scusa per le parolacce, ma chi, in fin dei conti non scrive qualche parolaccia nel proprio diario?!

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