Ed eccoci qua caro Bloggi, oggi sto scrivendo con una nuova tastiera. Talmente nuova che salta le lettere, devo zappare al posto di pigiare.
Ciao mio caro e sono 46 anni, non è un traguardo a cifra tonda, ma posso considerarmi soddisfatta, anche perchè resisto alla faccia di chi mi vorrebbe vedere in disgrazia. Vorrei fare un piccolo preambolo su figure femminili estremamente materne di un materno alla Miseri non deve morire, che si affacciano nella mia vita. Sono letteralmente la trasposizione in live action delle matrigne della Disney. in questo caso la strega di Bianca Neve, con la variante delle cime di rapa.
No guarda che te lo dico a fare! ora ci scherzo ma la tossicità di questa gente è da ergastolo. Comunque la sindrome della matrigna cattiva se non è stata scoperta, va studiata e aggiunta ai manuali tra narcisismo e sindrome istrionica di personalità.
Io ho sempre creduto che tra le qualità di un villan detto anche cattivo, ci fosse un’astuzia criminale. Ma no! Ho a che fare con cattive imbecilli. Anche perché si percepiscono come le Biancaneve della storia, le vittime delle ingiustizie. Non importa che siano vecchie e secche come il loro animo, loro fanno il bene, e se, quel bene è: spingerti sul baratro di un gesto folle fa nulla, non è colpa loro.
Sono le vittime del sistema, quelle che sognano il principe azzurro perchè sono sognatrici antifemministe per indole, ma si ritrovano a vivere una vita misera fatta di ottave basse, prede dei loro istinti più bassi il quale le ha portate ad essere, umani spiritualmente poco evoluti.
Perché la premessa su queste signorine allo scoccare della mezzanotte, proprio il giorno del mi compleanno?
Sono stata io, anche da piccola, a voltare le spalle alle difficoltà e alle persone protagoniste della storia, non provando ne odio ne rancore, neanche di fronte a chi nei primi anni 90, mise in giro la voce che avessi l’HIV, rendendomi così sia bersaglio che oggetto di scherno del mio villaggio. Ho sempre credulo che l’odio fosse il rovescio dell’amore. Mi sbagliavo!
Si può provare odio anche se questa persona è un’estrania. Si, si può. Quando realizzi che quell’essere è sul tuo cammino forse messa dal karma o forse da Satana, Satana è più veritiero nel mio caso. E realizzi che oltre ad attentare al tuo benessere psicofisico, al tuo stato sociale, denigrando e ingiuriando, attenta anche alla tua vita, allora li, si l’amore. L’amore per te stessa, per me stessa, accende un odio che brucia e arde solo perchè il male gratuito, il male puro, vanno combattuti non porgendo l’altra guancia. Cosa si fa con il male? quello che si fa con il cancro. Lo si debella lo si estirpa.
Okay è tardissimo e non voglio star qui a parlate di vecchie squillo mancate, dette anche; Colpo Grosso show ,stereotipi del porno, becero e volgare degli anni 80. Insomma quello che circolava nelle caserme dei servisti di leva, in quel periodo, pagine ingiallite, gualcite e sbiadite di una giovinezza vissuta male.
Oggi sono qui per fare gli auguri alla mia mamma, l’altra festeggiata, la mia Bianca Neve, quella che mordendo la mela è rimasta addormentata, perchè, l’unico bacio di vero amore, l’ha ricevuto da sorella morte.
Donna, so che sei sempre un passo indietro a me, a parare i colpi di queste stronze isteriche con la secchezza vaginale e mentale. Ed io, di questo te ne sarò sempre grata. Deve essere stancante il lavoro che ti sei preposta, nel vedermi invecchiare lucida e serena, e io quello che posso solo fare è: chiudere gli occhi, fissare un punto nella stanza e sorriderti.
Cosa posso dire! Che strana coincidenza che un kimono tanto desiderato da anni. Un kimono simile a quello che indossavi nella nostra pima foto sia proprio sopraggiunto come regalo di compleanno da una persona a me molto cara. Da chi quei sogni e desideri, non li conosceva ancora.
Donna sono L’una di notte del 19/08/2023 e sto scrivendo a te, sto scrivendo di te.
Auguri mamma.