Con questo libro…Io Uccido.

Ciao mio insostituibile amico, che non parla e non giudica, sono qui oggi a distanza di qualche giorno perché ho finalmente finito di leggere il fantomatico Io Uccido di Giorgio Faletti. Sono viva per miracolo ed è stato un travaglio (non Marco) senza fine, quindici giorni no stop.

Non è stato una passeggiata portarselo dietro sui mezzi pubblici, ma avevo la consapevolezza che con quel tomo avrei potuto uccidere pure io.

Il libro merita, anzi! Merita in ogni sua pagina. Non mi ero mai spinta con un libro così lungo quasi settecento pagine, e soprattutto, così ricco di dettagli.

Diciamolo pure!

Sono io quella che alza gli occhi al cielo appena un’amica mi dice <devo raccontarti una cosa>, pensando già alle inutilità di fatti e parole che verranno raccontate in quel frangente (sono un mostro). Non sono una buona amica, ci sono amiche migliori, io mi distraggo come i gatti annoiati. Per non parlare di quando qualcuno deve farmi il riassunto breve di un qualcosa di accaduto (non è mai breve, mai), lo sento mentre inizia con il racconto <c’era una volta… ecc ecc>. E io che esclamo infastidita <spicciati però!>. Credo che a Giorgio piacesse prendere i fatti da dietro dietro (come si dice qui in Puglia) come la stragrande maggioranza della gente che conosco (occhi al cielo). Ripeto il problema sono io.

Quindi torniamo al libro… Cosa posso aggiungere oltre a quello già detto in precedenza? La scrittura è scorrevole ed è ricca di dettagli, emozionante e vivida sulla pelle, tanto da fare invidia agli sceneggiatori di Beautiful.

Da Io uccido a io a piangere bisogna aspettare la pagina 402. Io mi sono sciolta in un pianto, fortuna uso un mascara waterproof, e no! Non piangevo dalla disperazione, ma dalla commozione.

Faletti ha un estremo potere nel rendere i personaggi del romanzo, papabili vincitori come i migliori vicini della porta accanto. li rende umani e tridimensionali, tanto da far emergere i lati ombra senza renderle delle merdacce.

Si parla di fragilità mentale, Jet set, Glamour, insomma la Montecarlo bene. Ci Mancavano Briatore e la Santanchè. Loro sicuro che sarebbero stati freddati dall’assassino seriale, in malo modo.

È un libro che consiglierei senza nessun tipo di riserva, ma sono sicura che lo hanno letto tutti, o meglio, tutti gli amanti del genere.

Non nell’immediatezza ma comprerò il secondo romanzo di Faletti, consigliatomi dai mastodonamici, gli amici di Mastodon.

Di questo scritto, o saggio letterario (LOL) fatto di uno e zeri, rimarrà la mancanza di emozioni. Ecco! Io uccido è un libro dove devi ricaricare le batterie emotive, perché è così mentalmente coinvolgente che ti scarica.

Io mi sto già ricaricando, mio caro Bloggi con il Terzo libro della saga del Cimitero dei libri dimenticati.

Caro Bloggi al momento non ho altri aggiornamenti succulenti, spero di tornare al più presto, stronza più che mai.

Alla prossima (RISATA MALEFICA).

Nel frattempo lascio il link amazon di IO UCCIDO nel caso qualcuno fosse ineressato https://amzn.to/47j3KTb

Alla prossima (RISATA MALEFICA).

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Pubblicato da lastronzaomofoba

Diario Autobiografico, tra il ridicolo e il paradosso “LaStronzaOmofoba” racconta la sua vita. Tra attacchi di ira, sconforto e qualche bella notizia. L’utilizzo di questo Blog come se fosse un vero e proprio diario. Sperando di far sorridere, riflettere e emozionarvi. PS: Chiedo scusa per le parolacce, ma chi, in fin dei conti non scrive qualche parolaccia nel proprio diario?!

4 Risposte a “Con questo libro…Io Uccido.”

  1. La recensione è acuta e brillante, ma non so se mi convincerà a leggere il libro. Il numero delle pagine mi pare già un ostacolo insormontabile, anche se lo rendi interessante. Chissà…

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