Quest’oggi sono qui, mio caro contenitore dei miei più profondi pensieri, per dire la mia su una chicca dal titolo “I cento sensi segreti” della scrittrice Amy Tan.
Questo libro l’ho acquistato insieme a “Nel blu tra il cielo e il mare”, ispirata dall’autrice e dal titolo, alla ricerca di altri racconti e la voglia di guardare con occhi diversi e con altra angolatura il mondo della narrativa.
I cento sensi segreti ci parla di una famiglia imperfetta come le nostre, sono una famiglia di americani di discendenza cinese, talmente americani che non hanno una storia e radici antiche.
Quando un giorno nella loro vita si affaccerà una sorellastra, figlia segreta del padre avuta da un precedente matrimonio, quando era un giovane studente cinese.
Kwan è un’anima buona, troppo buona per essere considerata normale, Kwan dentro di sé custodisce un intero universo, fatto di persone Yin e reincarnazioni.
Olivia non vive bene l’arrivo della sorella, non è come se l’era immaginata, troppo brutta, vecchia e stramba. Olivia non perderà mai l’occasione di schernire la sorella, ma l’ingenuità di Kwan fungerà da ammortizzatore, vanificando i colpi bassi e i sentimenti di rancore di Olivia, che si protrarranno per anni.
Kwan convincerà Olivia a partire per la Cina alla ricerca delle sue radici, delle tradizioni e di un cognome che non le apparteneva.
É un libro che narra di storie spezzate e interrotte bruscamente, con una seconda chance per poter ricucire e risanare il cerchio della vita oltre la vita.