“Il mio vestito rammendato: riflessioni di una sopravvissuta all’amore”

Sono quella che: anche le persone mi vengono a noia, come anche l’abuso bulimico di tutto ciò che diventa moda o tendenza.
Non sono una che vive nell’idea di convincere il prossimo delle mie opinioni, tanto meno sono una che si lascia affascinare dalle magie new age. L’anima gemella o cose del genere.

Questo approccio sdoganato è puramente consolatorio (per essere garbata) in un mondo dove tutto viene vissuto con superficialità. È il rifacimento del: vissero felici e contenti. No, miei cari, c’è solo il vissero.

Veniamo al mondo “ignoranti” (dal termine ignorare) con un unico vestito, che sia integro o stracciato… Forse è una nostra scelta? Chi lo sa.
Siamo passati dai Santi ai Santoni, per giungere in un tempo dove si è tutti guru e coach in qualcosa.

Sono passata dal sopravvivere, al cercare di non uccidermi, al sopravvivere e al non finire nuovamente per strada. Sono sopravvissuta ai lutti, a due matrigne e a un padre abusante.
Sono sopravvissuta al buio e alla solitudine della notte, con il mio velo di malinconia ma anche di sconsideratezza.

Solo una volta la mia mente ha cercato di sabotarmi, dopo un lunghissimo periodo di mobbing: fatto di vessazioni, umiliazioni, calunnie e zizzanie. La paura di perdere il lavoro e finire per strada mi stava logorando.

Non scrivo ciò per commiserazione.
Lo scrivo perché, in questo fottuto mondo di esaltati, ciò che ha innescato tutto ciò è stata una meravigliosa madre di figli del segno dei Pesci. Una tutto
amiamoci, costellazioni, enneagramma e altre puttanate del genere.

Ecco, basta avere un po’ di soldi, del tempo libero e un bagaglio di frustrazioni che ci si può imbattere in un narcisista con tratti istrionici di personalità. Se non potrà sedurti e ammaliarti, ti distruggerà. O meglio, cercherà di farlo.

Questo vestito non è più quello di una volta: ci sono parti rammendate e parti che andrebbero rinfrescate perché ormai troppo vecchie.
Ma sono qua (non su un social), cercando di essere meno ignorante, essendo prima di tutto e tutti io la maestra di me stessa.

 

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Pubblicato da lastronzaomofoba

Diario Autobiografico, tra il ridicolo e il paradosso “LaStronzaOmofoba” racconta la sua vita. Tra attacchi di ira, sconforto e qualche bella notizia. L’utilizzo di questo Blog come se fosse un vero e proprio diario. Sperando di far sorridere, riflettere e emozionarvi. PS: Chiedo scusa per le parolacce, ma chi, in fin dei conti non scrive qualche parolaccia nel proprio diario?!

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