Questa mattina mi sono alzata alle 4:45 con una canzone neo melodica che rumoreggiava nella mia testa, tra una pipì e l’indecisione di tornarmene a letto, la me strega ha preferito immergersi nel silenzio dell’oscurità.
C’è chi sostiene che la notte è ingannatrice e non è una buona consigliera, io credo che sia il momento migliore per collegarsi con il proprio Io. Senza stimoli esterni e rumori.
Un caffè, le cuffie e un viaggio lungo il viale dei ricordi.
Plutone che è il mio pilota automatico sta traslocando e si fa sentire.
Nel mio tema natale Pluto è congiunto al medio cielo in bilancia, insieme alla mia luna emotiva. La luna, la mamma, Plutone è dal maggio del 79 che ha deciso che il mio percorso di crescita sarebbe stato improntato sulla distruzione delle mia fondamenta, l’ha fatto (e come se l’ha fatto), iniziando dalla mia culla amniotica.
Chi meglio di lui sa che adoro crogiolarmi nei ricordi e nella malinconia, nelle cose calde e morbide.
Dal 95 ha fatto capolino nella mia dodicesima casa, le prove dell’anima e dei nemici nascosti. Sono stati tanti i nemici nascosti che si sono rivelati, parecchi col il mio stesso DNA. Due anni dopo lasciavo la comodità delle mie tute e delle converse per indossare vestiti succinti e tacchi vertiginosi. La mia innocenza è morta una notte dopo un incidente automobilistico dove la mia auto era totalmente distrutta e io ero illesa, o almeno era quello che credevo (emotivamente ero dilaniata). Credo che fossi sotto shock, ero su una strada dove, alle mie spalle c’era un presente opprimente, davanti, un passato di ricordi mai avuti, mai ricordati.
Non ricordo come sono arrivata a Taranto, ricordo che quella notte feci due telefonate che avrebbero virato tutto il mio essere in un’inversione a U (prima di trascorrere la notte di quel tardo autunno su una panchina) .
Strana la vita ho sempre avuto paura del buio e del silenzio, non avrei immaginato che la notte mi sarebbe diventata amica e consigliera. Ho cercato di raddrizzare il volante della mia vita, ma non ci sono riuscita, “qualcuno” non voleva che tornassi o mi voltassi indietro. Ho camminano, io, peccato tra i peccatori, perché questo ero io per tutti.
Fin quando un giorno un peccatore dal sorriso meraviglioso mi ha riportato alla dimensione della mia adolescenza e della mia incoscienza. Quell’uomo riusciva a vedermi dietro al trucco i tacchi alti e l’intimo firmato e i miei sguardi maliziosi.
Si dice che il primo amore non si scorda mai. Lui è stato il mio grande amore, l’uomo più buono e gentile che abbia mai conosciuto. Sono divenuta peccatrice pure io per una volta, sono riuscita a guardarmi dentro e a riprovare tutti quei sentimenti che avevo seppellito nel profondo quella notte d’autunno dell’anno precedente.
E quando ci penso, che sono qui, che scrivo dietro una tastiera lo devo solo a lui, è stata il calcio nel culo che mi serviva.
E come al solito mi sono persa in questi racconti. (Patetica)
Plutone ha lasciato la dodicesima casa per entrare in prima e smantellare la mia personalità rendendomi seriosa e con i piedi ben piantati a terra e la mia mente nei ricordi. Quest’oggi Lascerà il Saturnino capricorno per entrare in Acquario, Speriamo che dopo più di quarant’anni di fondamenta smantellate mi dia l’opportunità di costruire qualcosa.
Di fatto mi sono alzata con la testa leggera e meno rigida del solito, con questa musica neo melodica in testa e tanta consapevolezza.
Vado a prepararmi, oggi lavoro.