La rivincita delle svampite.

Mio caro Bloggi sono qui mancano 5 minuti alla mezzanotte del 22 febbraio, in sottofondo le The Pussycat Dolls con Sway attendo perché scadono i quattordici gg per cambiare le impostazioni di denominazioni del canale YouTube.

In questi ultimi giorni ho mollato un libro scorrevole come un macigno che ti tira giù in fondo all’oceano. Odio non terminare un libro, ma ho realizzato che la mia parte nettuniana non ama molto tutto quello che non è impregnato di emozioni. Che fossi pazza lo sempre detto, non una di quelle pericolose, ma più quella che parla con gli animali, la natura e con la me  casalinga di una vita passata.

Ho iniziato a vaneggiare e sti cazzi, che ci vuoi fare! Se fossi emotivamente stabile non rincorrerei il sogno di una Carrie Bradshaw tutto al barese. Una giovane campagnola del Martinese che zampetta nella grande metropoli scansando fossi e pestando merdoni di licantropo. Vedi amico mio come sono romantica? Io che come lei, mi immagino a ripercorrere i pensieri in notturna come un episodio durato quaranta minuti, sorseggiando una grande tazza di tisana fumante mentre penso alle romanticherie del mio Big, e la mia stessa voce che narra il tutto.

Tornando a noi: dopo una lucida riflessione sollecitata dai miei guru del benessere Orso e Graziella: uno cura il corpo e anima, mentre l’altra cerca (povera) di insegnarmi a parlare e a scrivere come una persona mediamente istruita, che non abbia apparentemente disturbi dell’apprendimento (santa la devono fare).

Mi sono arresa accettando l’idea che ci possa essere qualche ben pensante che, dinnanzi al nikname “Lastronzaomofoba” fraintenda e non capisca che in realtà oltre a un linguaggio irriverente e qualche parolaccia, di stronzo e omofobo il mio blog non ha nulla. Tra l’altro si sono aggiunte delle regole europee entrate in vigore un paio, anzi tre giorni fa, con il quale siamo tutti soggetti alla censura dinnanzi a violazioni e atteggiamenti non conformi all’Unione. Dovrebbero iniziare a censurare quello che dicono quelli del centrodestra, che oltre ad essere non conformi sono indecenti e immorali. Vabbè opinione personale.

Quindi mentre cercavo di capire qualcosa su queste norme entrate in vigore ho realizzato che: non potendo cambiare il nome del dominio senza chiudere il blog e perdere così soldi e lavoro, mi rimaneva un’unica soluzione. Creare un sito gemello con dominio gratuito e dandogli un nome sempre accattivante ma senza che ci fosse del dolo nelle intenzioni a me attribuite.

Quindi ho deciso per Il Diario Di Una Stronza, naturalmente firmando i miei esercizi di scrittura con il mio pseudonimo La svampita bionda (LOL) no scherzo.

Quindi ho trascorso gli ultimi due giorni a caricare con il copia e incolla il mio arsenale di belle parole che vengono spudoratamente ignorate. mentre ricevo più like tirando fuori le tette o cucinando focacce di lenticchie e grano saraceno. Ecco la bravura della donna secondo le correnti filosofiche dei ben pensanti, sesso e cucina. Perché se qualcuna inizia a raccontare qualcosa di se, tirando fuori coraggio e sentimenti, i ben pensanti ti snobbano credendo che tu voglia fare la prima della classe.

Ma anche no! sapete; dei <che bel culo>! Non ci faccio nulla, non la spesa, né tanto meno ci pago le bollette. E se volessi scoparmi il primo ripugnante, mi basterebbe sbattere le ciglia e non tirare fuori le tette con un < che caldo infernale oggi> o un <sto stendendo il bucato spero che si asciughi> Su un post di dubbio gusto ammazzando 60 anni di femminismo.

Mondo ripugnante: ce ne sarà uno alternativo come Krypton, dove due si guardano in faccia schifati e decidono di rovinarsi l’esistenza a vicenda?

Quindi sto smanettando come una che crede di aver un quoziente intellettivo non indifferente e che nella vita ce la farà. (e mentre scrivo continuo a fare refusi) non ce la farò mai.

Ma che posso dire?  Questa avventura mi piace, probabilmente non mi porterà a nulla, ma sognare in un mondo dove tutto è più caro non costa nulla.

Passo e chiudo.

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Pubblicato da lastronzaomofoba

Diario Autobiografico, tra il ridicolo e il paradosso “LaStronzaOmofoba” racconta la sua vita. Tra attacchi di ira, sconforto e qualche bella notizia. L’utilizzo di questo Blog come se fosse un vero e proprio diario. Sperando di far sorridere, riflettere e emozionarvi. PS: Chiedo scusa per le parolacce, ma chi, in fin dei conti non scrive qualche parolaccia nel proprio diario?!

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