Non è solo un pezzo di carta.

Mio caro amico virtuale fatto di uno e zeri, oggi sono qui tra lo shock basita, l’incredulo e la botta di culo.

Chi mi conosce sa che per tanti anni, ho evitato di farmi domande, ero talmente concentrata nel restare a galla e non affogare, che tutto mi sembrava lontano, e soprattutto, anestetizzato.

Da un paio di anni, un tarlo investigativo, che scavava nella mia mente, ha iniziato a far breccia in quel senso di inadeguatezza che tanto mi appartiene, e a furia di introiettare ho realizzato che un buco nero incolmabile chiedeva un riscatto.

Chi sei, da dove vieni?

Non ci rendiamo conto che per tutta la vita noi ci comportiamo come, anzi peggio, diventiamo quello che ci hanno detto di essere i nostri genitori.

E in questa lunga passeggiata di quasi trent’anni: io ho fatto di tutto dal riscattarmi, da quell’immagine proiettata su di me dà quella banda di idioti e impunemente istintivi, con cui sono cresciuta. A furia di sgrassare e limare mi sono resa conto che non ero completa, quel buco nero chiedeva dei sacrifici, fatti di ricerca logica e spirituale.

Non ricordo esattamente quando io ho compreso che della mia infanzia, quella dei primi tre anni di vita, non sapevo nulla, nulla di mia madre, nulla di mia nonna. Il nonno non pervenuto.

Ed è strabiliante il quando e il come, ma macchina del fato si mette in funzione per unire i tasselli, prima la scrittura e la costruzione di questo blog, il ritrovato interesse per astrologia e il karma, l’astro psicologia e l’ascoltarsi interiormente ascoltando quella voce più chiaramente, intuendo quali sono i reali bisogni.

Si sono susseguite una serie di maestre (loro non lo sanno) e grazie alla loro divulgazione gratuita mi hanno fornito una bussola e una lente d’ingrandimento, e con sincronicità tra messaggi inconsci e consigli disinteressati sono arrivata alla giornata di ieri quando mi decido di inviare una mail dai toni di venere cancerina in settima, chiedendo come ottenere una copia di un certificato integrale di nascita di mia madre (una divinità dal carattere sconosciuto).

Senza nessun tipo di pretesa l’ho inviata convinta che sarebbe stata l’ennesima bottiglia buttata in mare.

Così non è stato, la mia bellissima Taranto mi ha risposto quasi immediatamente, dicendomi di indirizzare la richiesta al comune di trentamila anime ultraconservatrici, della mia giovinezza. Oddio dopo oggi non potrò più dirla questa cosa, non sarebbe giusto.

Così, questa mattina il comune mi ha risposto alla mail inviata nel pomeriggio di ieri, e oltre al certificato trascritto della mia genitrice, la funzionaria mossa a compassione ha allegato un messaggio con altri dati che non erano trascrivibili sul registro di nascita: Ecco l’estratto di nascita della mamma.

Vi comunico inoltre che< (nome e cognome di nonna data di nascita luogo di nascita, data e luogo della morte. Nome e cognome di nonno data e luogo di nascita, data e luogo della morte)>.

Ero incredula, emozionata sono stata travolta da una miriadi di emozioni e dalle lacrime, anche ora sto piangendo, tutto ciò non può colmare qualcosa di non vissuto, la mia mente razionale ha bisogno di risposte, anche se sono le risposte del mio cuore.

Per non parlare delle CAZZATE ma sono riuscita da sola e con qualche nozione sciacquata di astrologia a individuare e a domificare il tema natale della mamma.

La sua venere lesa in toro in quinta casa presenta un quadrato a T tra urano in ottava e luna in seconda per non parlare dell’altro quadrato a T sempre con luna e urano ma da Nettuno in opposizione dalla undicesima in scorpione.

Tutto mi fa supporre che non avevano ben capito quale fosse la reale problematica tanto da aver compromesso i reni irrimediabilmente.

Non è solo un pezzo di carta; è un pezzo della mia storia, di chi sono, delle mie radici.

Passo e chiudo, alla prossima pagina.

 

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Pubblicato da Il_diario_di_una_Cri

Diario Autobiografico, tra il ridicolo e il paradosso “LaStronzaOmofoba” racconta la sua vita. Tra attacchi di ira, sconforto e qualche bella notizia. L’utilizzo di questo Blog come se fosse un vero e proprio diario. Sperando di far sorridere, riflettere e emozionarvi. PS: Chiedo scusa per le parolacce, ma chi, in fin dei conti non scrive qualche parolaccia nel proprio diario?!

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